USTICA 44 ANNI OR SONO: VOGLIAMO LA VERITA’, TUTTA LA VERITA’, NIENT’ALTRO CHE LA VERITA’!

Sono trascorsi 44 anni, da quando alle ore 20.59 del 27 giugno 1980, un aereo, il DC 9 Itavia, sparì per sempre nel cielo di Ustica.
Per un attimo, solo per un attimo, ho pensato se valesse la pena, in un Paese che purtroppo tutto dimentica, ricordare questa storia.
Invece occorre ricordare, ne vale la pena.
Perché appunto, sono passati 44 lunghi anni, ma ancora non vi è una verità ufficiale, sul come e perché quell’aereo venne abbattuto e finì in fondo al mare. Con i poveri corpi di alcune vittime, i loro bagagli, gli effetti personali che galleggiavano sull’acqua. Sappiamo solo che c’era la guerra nei cieli quella notte.
E che in ogni modo si è cercato di impedire la ricerca della verità, da parte dei vertici militari dell’ Aeronautica, della Nato, dei paesi alleati.
Su quell’aereo, diretti verso le vacanze, verso parenti ed amici, verso affetti ed amori, viaggiavano in quella notte di giugno di tanti anni fa, uomini, donne e diversi bambini.
Giuseppe di un 1 anno, Vincenzo 10 anni, Maria Grazia 40 anni, Francesca 17 anni, Daniela 10 anni, Alberto 37 anni, Marianna 61 anni, per ricordarne solo alcuni. I loro amici, parenti, non hanno giustamente dimenticato quella lunga attesa in aeroporto, in cerca di notizie sul ritardo del volo, fino al tragico epilogo.


Dopo 44 interminabili anni, pieni di bugie, depistaggi, trame oscure, sarebbe finalmente l’ ora della verità e della giustizia.
In quell’estate italiana, così lontana, a distanza di poche settimane, conoscemmo la brutalità delle azioni di guerra nel cielo ed il terrorismo contro civili inermi.

Con epicentro sempre Bologna. Dall’ aeroporto di Bologna, il DC 9 Itavia era decollato, quel 27 giugno.
Nella stazione ferroviaria di Bologna, il 2 agosto, una bomba messa dai neofascisti provocò ben 85 vittime.

Quante pagine oscure, drammatiche ed insanguinate, vi sono nella storia italiana ( Piazza Fontana, Piazza della Loggia, Italicus, il rapimento ed il delitto di Aldo Moro, e poi appunto Ustica e la stazione di Bologna)contro la democrazia, per riportare indietro il Paese, le conquiste civili e sociali.
Perché dopo 44 anni, non si vuole finalmente dire la verità su cosa accadde quella notte sui cieli di Ustica? Perché? Lo possiamo solo immaginare, anzi lo sappiamo, anche se non ufficialmente, grazie anche al lavoro di un grande giornalista, purtroppo scomparso, Andrea Purgatori.

Ecco perché è giusto non dimenticare. Ecco perché continuo a pensare che quelle 81 vittime, e coloro che invano li aspettavano in aeroporto o li avevano salutati prima che partissero, meritano giustizia, meritano che si conoscano i responsabili di quell’ azione di guerra contro civili, colpevoli solo di essersi trovati sul volo sbagliato, nel posto sbagliato.
Ed allora, è doveroso, continuare a chiedere di conoscere la verità su Ustica, su quella notte di guerra nei cieli italiani.

Alessandro Cerrai

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