“Ci siamo costituiti per ridare vigore ad una lotta di civiltà”. Il gruppo di lavoro CO.T.E.C. per Asbuc della Montagna di Seravezza dichiara aperte le iscrizioni per il voto popolare.

Si è tenuta presso la sede della Pro Loco di Seravezza (g.c.) la prima assemblea pubblica del gruppo di lavoro che è stato costituito da alcuni frazionisti e cittadini interessati alle vicende del futuro del Monte Altissimo. L’obiettivo è mantenere alta la richiesta di ricostituzione dell’Asbuc della Montagna di Seravezza.

“Questo è un momento cruciale -lo sostiene la neo Presidente del gruppo Sara Galleni – in quanto assistiamo ad  un calo di tensione dovuto al peso dell’avventata e lunga tessitura messa in campo dal Comune di Seravezza, in accordo con la Regione Toscana. Il loro unico obiettivo è quello di  escludere la possibilità che i cittadini possano esprimersi sulla conciliazione proposta dall’Henraux Spa che vuole  ottenere la definitiva proprietà societaria del Monte Altissimo.

Si appresta per il prossimo marzo  un incrocio delle varie vicende giudiziarie in corso, sia presso la Corte d’Appello di Roma che presso il Commissario agli Usi civici ed infine il Tribunale Amministrativo Regionale.” Per parere unanime dei partecipanti alla riunione, quanto sta accadendo corrisponde ad una barbara prepotenza che impone di continuare la battaglia di civiltà avviata da tempo”. Un giudizio durissimo è stato espresso  sulla scelta della Regione Toscana: “estrarre a sorte 3 o 5 rappresentanti della comunità della montagna – continua Galleni –  segnala l’innegabile titolo di essere rappresentanti nel giudizio di secondo grado che sta discutendo della proposta dell’Henraux spa. La Regione ha scelto la via della negazione della partecipazione popolare. Il Comune, da parte sua, si appresta nel Consiglio Comunale previsto per il 30 dicembre di approvare atti che negano questo diritto attribuendo al Sindaco il potere di dire l’ultima parola sulla vicenda.

Regione e Comune, intendono accettare la pretesa dell’azienda di Querceta di essere proprietaria della Montagna simbolo della Versilia Storica.” Nel corso dell’assemblea sono stati illustrati ai presenti i contenuti degli atti giudiziari in corso. Con un cenno a quanto ancora da mettere in campo per contestare la bizzarra ma non causale scelta della Regione “

La popolazione del comune di Seravezza deve essere informata perché la vicenda interessa tutti e niente deve essere tenuto nascosto ma condiviso con chi non accetta questo baratto. A Firenze e nel Palazzo Comunale di Seravezza vogliono a tutti i costi che la proprietà delle montagne occupate senza titolo per sentenza di un giudice dall’attività del privato venga iscritta al patrimonio dell’azienda . E non escludiamo che sul tavolo ci possano essere pacchettini di concessioni da distribuire a chi nel frattempo si volta dall’altra parte, per indorare la pillola. Chi si rendesse disponibile, anche per ingenuità, farebbe ovviamente il gioco di chi vuole fare un prezioso regalo ad un privato.

Deve essere chiaro che, non è una questione di soldi risolvibile assecondando qualche ambizione, ma di difesa di un bene comune della collettività. L’ Altissimo e il Monte Pelato non possono diventare montagne private: sono un patrimonio di tutti da trasferire alle nuove generazioni. Ed è anche giusto rendere pubblico il fatto che,  mentre l’Henraux spa promette 1.000.000 di euro in 10 anni,  ed anche di più pur di portare a casa il regalo che pretende, da quando si è insediata la Giunta Alessandrini i versamenti destinati al Comune per il marmo estratto sono passati da € 661.594,77 agli attuali € 303.916,38.

La distruzione in corso sulla montagna è sotto gli occhi di tutti. Il tutto è quanto meno molto opaco. L’assemblea si è conclusa con la decisione di preparare alcune iniziative pubbliche di informazione alla cittadinanza dell’intero territorio di Seravezza.

Per la COMMISSIONE TEMPORANEA E CIVICA PER LE ELEZIONI DELL’ASBUC DELLA MONTAGNA DI SERAVEZZA – CO.T.E.C. – ASBUC.  Il Presidente – Sara Galleni

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