Persone disabili, una nuova casa per garantirne il futuro da adulti
Da Viareggio a Capezzano Pianore, la cooperativa sociale Crea ha compiuto un nuovo passo in avanti, inaugurando la Factory Due, un nuovo spazio per il “Durante e Dopo di Noi”, il progetto rivolto a quelle persone disabili che si trovano nella necessità di pensare al proprio futuro, nel momento in cui i familiari o le persone vicine vengano a mancare, oppure non siano più in grado di occuparsi di loro.
«È un impegno importante», dichiara il presidente di Crea, Andrea Peruzzi: «Nello specifico è stato il nostro obiettivo principale degli ultimi tre anni». L’edificio ha «un appartamento al primo piano per ospitare cinque persone. Al piano terra, invece, ci sono degli locali multifunzione per diverse attività. Il tutto è collegato a uno spazio verde molto ampio per realizzare un orto e un’agricoltura sociale». Nella struttura che si trova in via del Paduletto, 174 a Capezzano Pianore, «saranno accolte «persone con disabilità, in collaborazione con tutto il territorio: quindi le scuole, le associazioni. È un punto di inizio». Attiva dal 1982 e nata nella Darsena di Viareggio, Crea promuove attività lavorative nel settore socio assistenziale, realizzando integrazione sociale e promozione del benessere dei soggetti più svantaggiati.
La prima comunità alloggio protetta è del 2000, ArcaCasa Don Beppe Socci a Viareggio. Nel 2010 poi è stata fatta una ricerca specifica e nel 2015 è stata acquistata una casa, sempre a Viareggio, che oggi è Factory Crea. Il bisogno nel tempo si è acuito, e così ecco la Factory 2 a Capezzano Pianore. Nel 2021, continua il presidente Peruzzi, «abbiamo comprato questo posto e abbiamo fatto tutta una serie di operazioni di ristrutturazione. Prima era una casa abbandonata ed è stata ridisegnata negli spazi per essere fruibile dalle persone con disabilità. Per esempio, è stato messo un ascensore. La cosa che ci piaceva di questo posto era anche il grande spazio esterno a disposizione: 2.500 metri quadri». L’immobile ha avuto un importante intervento di ristrutturazione e riqualificazione degli spazi curato dall’architetto Ovidio Belli e dall’ingegnere Angelo Simoni. I lavori sono stati realizzati anche grazie al contributo della Regione Toscana (tramite la Zona distretto Versilia), della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e della Fondazione Banca del Monte di Lucca, oltre alle liberalità e alle donazioni di cittadini, associazioni e aziende private e al contributo del 5 per mille. Negli ultimi sei anni, ricorda Peruzzi, «abbiamo avuto tutta una forma di co-progettazione e collaborazione con i servizi sociali della zona. La ristrutturazione dell’edificio è stata sostenuta anche dalle realtà bancarie del territorio. C’è stata una sinergia importante». Il prossimo obiettivo «è far vivere questo posto», conclude Peruzzi, «che insieme alla Factory di Viareggio deve diventare punti di riferimento per le persone con disabilità».
Il sindaco di Camaiore, Marcello Pierucci, commenta: «Il percorso per la promozione delle autonomie delle persone con disabilità è quanto di più prezioso esista per una comunità. In un’epoca dove vengono sempre più promosse idee che vorrebbero ghettizzate le persone con disabilità, il Comune testimonia, appunto, che la direzione da intraprendere (anzi, da mantenere) è invece un’altra. Siamo in prima linea nella promozione dell’inclusione e del sostegno, contro ogni discriminazione».
Giacomo Corsetti
Il Tirreno