Indotto complessivo di oltre 6 milioni di euro nei soli sei giorni di festival. Il 54% del pubblico non era mai stato in Versilia
Nell’ottica di profilare il pubblico che partecipa a La Prima Estate e stimare l’impatto economico che il festival ha sul territorio versiliese, la D’Alessandro e Galli ha commissionato uno studio al Prof. Nicola Salvati, docente di statistica presso l’Università degli Studi di Pisa e Direttore del Centro di Ricerca Interuniversitario della Toscana “C. Dagum”.
I risultati dello studio sono stati rivelati stamattina insieme Comune di Camaiore alla presenza di Mimmo ed Enrico D’Alessandro, del Sindaco Marcello Pierucci, del ViceSindaco e Assessore al Turismo Andrea Favilla, del Consigliere Comunale delegato agli eventi a BussolaDomani Gabriele Baldaccini e del prof. Salvati, redattore dello studio.
Il lavoro ha evidenziato in maniera netta la considerevole portata che La Prima Estate ha acquisito sia in ambito turistico che, in generale, di promozione ed economia del territorio.
I dati confermano come la Prima Estate sia un festival che non solo promuove la grande musica internazionale portandola sul proprio palco, ma che vanta in primis un legame profondo con il luogo in cui prende vita – l’area di BussolaDomani, appunto -, lasciando sul territorio versiliese un’impronta importante ed indiscutibile.
L’indotto economico stimato sui due concerti presi a campione (quelli con headliners Alt-J e Jamiroquai) è difatti pari a 4.210.576 € incluse spese di pernottamento e trasporto, con una spesa media ad personam di 187.11 €. Provando ad estendere i risultati a tutti i sei giorni di concerto, l’indotto totale è di 6,433,876 €, con una spesa media di 195.29 € a persona, anche qui compresi viaggio e pernottamento. Quest’ultimo risulta essere la spesa con il peso prevalente sulle altre, pari a 43%.
Il pubblico del Festival proviene dalla Toscana solo nel 33% dei casi mentre il 62% degli spettatori proviene dalle restanti regioni con Lombardia (14%), Emilia Romagna (9%) e Lazio (7%) come regioni piu rappresentate. Il 5% del pubblico proviene dall’estero, dato che è salito fino all’11% in occasione della serata con Bon Iver protagonista.
Più della metà degli intervistati (54%) ha affermato di trovarsi per la prima volta in Versilia. Il 40% del pubblico ha prolungato la sua permanenza in Versilia, mentre il 67% dei rispondenti ha svolto o svolgerà durante il suo soggiorno altre attività come turismo balneare, collinare o del territorio circostante.
Ciò a riprova di come La Prima Estate richiami una grossa fetta di pubblico che usualmente non appartiene al bacino turistico versiliese. Gli spettatori soggiornano in media 2.44 notti nella zona della Versilia. Provando ad estendere i risultati a tutte le serate di concerto, il numero medio di notti sale a 2.49. Le tipologie di alloggio che il pubblico predilige in questo momento sono le case in affitto e gli Airbnb (29%).
I dati riportati sono decisamente incoraggianti e certificano che La Prima Estate può essere considerata un motore potente per incentivare un pubblico nuovo che vede nella Versilia il luogo adatto per trascorrere le proprie vacanze nel periodo che circonda il Festival.
“Siamo di fronte a un Festival che ha centrato il proprio obiettivo artistico – commenta il Consigliere Delegato Baldaccini -: si tratta di un evento che porta in Versilia e in Italia un tipo di concerti che prima non c’era, e questo è per noi tutti grande motivo d’orgoglio. Di questo noi non possiamo che essere fieri e ancora più rafforzati nella convinzione di proseguire su questo percorso, nel solco della fruttuosa collaborazione che fin’ora c’è stata e che, sono sicuro, continuerà ad esserci”
“Leggendo i dati dello studio emerge la straordinaria potenza promozionale che LPE incarna, e che, di fatto, rappresentava uno dei nostri obiettivi principe: portare in Versilia persone che o non la frequentavano o non la conoscevano affatto – spiega il Vicesindaco Favilla -. Su questo fronte, abbiamo registrato un grande 54%. Questo vuol dire trasformare un festival musicale in uno straordinario il volano economico per la Versilia. Ora la volontà è quella di migliorare anche il dato sulle permanenze, forti e sicuri di una sempre più fattiva collaborazione con le categorie economiche”.
Adesso, il prossimo step è firmare una convenzione pluriennale tra Comune e D’Alessandro e Galli, che permetta di lavorare in un’ottica ancor più di ampio raggio: per questo, organizzatori e Amministrazione Comunale sono già al lavoro da diverso tempo e l’iter è nella sua fase di definizione finale.
“Mettere concretamente a terra l’impatto de La Prima Estate sul territorio versiliese serviva per dare a noi e a tutta la comunità l’idea di cosa sia realmente questo festival: non è semplice musica, ma un vero fenomeno sociale e, come piace dire a me, un vero ‘miracolo musicale’ – spiega il Sindaco Pierucci -. Non c’è però niente di sovrannaturale: c’è solo la capacità di visione, di guardare oltre, che va portata a braccetto con la capacità, la professionalità, la volontà. E lo abbiamo fatto in tutti questi anni, dove ho potuto lavorare al progetto prima da ViceSindaco e poi da Primo Cittadino. E questo, oltre ad essere motivo d’orgoglio, è anche una responsabilità, che sono certo sapremo onorare. I dati dell’edizione 2023, nonostante siano davvero straordinari (soprattutto se pensiamo a come l’area di BussolaDomani si presentava fino a qualche anno fa), non ci fanno sentire per niente arrivati: siamo all’inizio di un percorso molto più ampio, che, senza dubbio, faranno tornare Lido di Camaiore a splendere nel panorama musicale e concertistico d’Italia, d’Europa e del Mondo. Esattamente come negli anni del grande Sergio Bernardini”.
Dott. Diego Venturini – Ufficio Stampa