Il Mondo che vorrei, l’Associazione delle vittime dell’incidente ferroviario di Viareggio del Giugno del 2009, ha presentato il programma delle iniziative di memoria che si svolgeranno Giovedì 29, quattordici anni dopo dalla tragedia.
In solo tre parole, si potrebbe riassumere il senso della conferenza stampa introdotta da Marco Piagentini: memoria, giustizia e prevenzione. La memoria non manca e ogni anno in quella data la città è protagonista: le famiglie, i quartieri, i singoli cittadini, le mamme coi loro figli vi partecipano spontaneamente, convintamente. E’ la manifestazione di un legame forte con i familiari, di continua vicinanza e diretta partecipazione al loro dramma; è sicuramente il segno di una ferita che ancora duole in profondità e nell’intimo delle coscienze.
Ma è anche qualcosa di più. Quel di più sta nelle altre due parole!
La seconda parola è Giustizia: dopo 14 anni siamo ancora nell’attesa che si concluda definitivamente il percorso legale. Ma la giustizia, soprattutto quando gli imputati sono potenti e le strutture coinvolte sono grandi partecipate pubbliche, ha un percorso non lineare e i colpi di scena sono probabili e possibili come successo in questo caso con la derubricazione dell’incidente sul lavoro. Siamo giunti al quarto processo dopo il primo e il secondo grado, la sentenza della Cassazione, l’appello bis e ora in attesa del nuovo giudizio della Cassazione. Il Manzoni nel suo romanzo parlava del dottor Azzeccagarbugli e di come si gabbavano i poveracci ai tempi di Renzo e Lucia. Oggi, non il latino, ma le procedure e gli appigli burocratici, assieme ad una inusitata dilatazione dei tempi sono le vie di fuga che spesso consentono a molti rei di rimanere impuniti. E’ proprio quello che la città di Viareggio teme e non vuole proprio che accada. Tant’è che proprio giovedì prossimo i familiari delle vittime hanno organizzato, di fronte al Palazzo di Giustizia di Firenze un presidio di protesta per il ritardo con il quale il fascicolo giudiziario è stato inviato dal Tribunale di Firenze alla Corte di Cassazione.
Claudio Menichetti, padre di una delle vittime dell’incidente, ha dedotto che questo ritardo potrebbe consentire a Mauro Moretti, allora Amministratore Delegato di Ferrovie e già condannato a 5 anni per il disastro ferroviario, di raggiungere i settanta anni evitando così, nel caso di conferma della condanna da parte della Cassazione, di passare qualche giorno in carcere. Coincidenza? Fatalità? Come appurato per l’incidente ferroviario, però, in questi casi le coincidenze non sono mai casuali e le fatalità sono solo il racconto di chi cerca di sfuggire alle proprie responsabilità e ad un giudizio giusto.
La terza parola è prevenzione e la sua gemella sicurezza. Senza la prima, la seconda viene meno e incidenti come quello del 29 giugno 2009 possono accadere di nuovo. Solo per fortuite circostanze tanti episodi che sono e continuano a ripetersi sulle ferrovie italiane avrebbero potuto e potrebbero tramutarsi in altrettante tragedie. E’ successo qualche tempo fa a Firenze, in altri luoghi e ancora a Viareggio con l’incendio che si è sviluppato su un convoglio. Che la situazione non sia delle migliori, del resto, come ha sottolineato Marco Piagentini, è testimoniato dai continui scioperi dei macchinisti e dei ferrovieri.
Il tema delle iniziative di quest’anno sarà proprio la prevenzione, la necessità che le istituzioni locali e nazionali riescano a imporre un tavolo e costringere finalmente l’Azienda delle Ferrovie a chiarire l’attuale situazione del trasporto, a produrre le verifiche preventive necessarie, ad adottare e introdurre sistemi di sicurezza e di controllo efficaci e permanenti.
Piagentini ha illustrato nel dettaglio il programma della giornata del prossimo giovedì 29: prevista al mattino alle ore 11, presso il Cimitero della Misericordia, la Messa celebrata da Monsignor Michelangelo Giannotti; il pomeriggio alle ore 16 il Cinema Centrale ospiterà il dibattito sul tema “ Il tempo la sta uccidendo” a cui parteciperanno l’ex procuratore Generale Beniamino Deidda, l’ex Procuratore di Lucca Giuseppe Amodeo, il Sostituto Procuratore Salvatore Giannino e gli avvocati di parte civile che saranno moderati dalla giornalista Donatella Francesconi.
In questa occasione ci sarà un intervento del prof. Paolo Toni, l’ingegnere che fu chiamato dal Pm di Lucca Giuseppe Amodeo, assieme ad un qualificato pool di periti, a ricostruire cosa successe sui binari della stazione quella sera. Al professore verrà consegnato dall’Associazione un riconoscimento al merito: per quello che ha fatto e per la tenacia con cui è riuscito a far emergere e a dimostrare tecnicamente le dinamiche dell’incidente, aiutando così i giudici ad individuare le gravi responsabilità nella catena del comando in Trenitalia.
Un riconoscimento, ha sottolineato Marco Piagentini, che potrebbe avere un significato sicuramente più rilevante se l’Amministrazione Comunale di Viareggio decidesse di valutare l’assegnazione a Paolo Toni della cittadinanza onoraria. Le iniziative proseguiranno la sera di Giovedì prossimo: alle 20,30 con ritrovo presso la Stazione Ferroviaria di Viareggio è previsto l’intervento dei ferrovieri e subito dopo prenderà avvio la camminata civile, il percorso per le vie cittadine e la conclusione in via Ponchielli con gli interventi di altri Comitati Nazionali, la riproposizione dell’intervento del pomeriggio del prof. Paolo Toni, gli interventi dei familiari e la lettura dei nomi delle vittime che quest’anno sarà affidata agli studenti del Liceo Scientifico di Viareggio.
Nel corso della camminata è prevista la sosta davanti alla sede della Croce Verde dove ci sarà un minuto di raccoglimento per le vittime e per il riconoscimento del prezioso lavoro dell’Associazione e dell’allora Presidente Milziade Caprili nelle tragiche ore di quella notte e poi nei giorni e nei mesi successivi, per far emergere la verità e ottenere quella giustizia che ancora oggi, purtroppo, tarda ad essere scritta con chiarezza, con precisione e definitivamente.
Niclo Vitelli( 1954) è stato Segretario della Federazione del Pci della Versilia,
Consigliere Comunale e Assessore a Viareggio, Presidente del Festival Pucciniano
negli anni Ottanta e ha fatto parte successivamente del Consiglio di Indirizzo della
Fondazione Festival Puccini di Torre del Lago, Capogruppo del Pci al Comune di
Seravezza e Consigliere dell’Associazione Intercomunale Versilia, Dirigente alle
Relazioni Industriali al Cantiere Navale Sec di Viareggio, responsabile del CTL di
Legacoop nella Provincia di Lucca, responsabile di Lega Pesca Toscana, responsabile
delle politiche concertative di Legacoop Toscana fino al Luglio 2019 e attualmente
ricopre l’incarico di Presidente del Comitato dei Garanti nazionale di Legacoop. Nel
1995 con Pezzini Editore ha pubblicato il Libro ‘C’eravamo tanto amati’, nel Luglio
del 2016 con Edizioni Clichy-Firenze Leonardo Edizioni ha pubblicato il libro ‘Un
bel dì vedremo-Il Festival di Giacomo Puccini. Cronaca di un’incompiuta’ e
nell’aprile 2021 con Cinquesensi Editore ha pubblicato il libro ‘Hop Frog Futuro
anteriore’. Vive a Piano di Conca nel Comune di Massarosa.