Le creazioni dei Maestri Tappetari orneranno il Centro Storico la notte del Corpus Domini. Tema delle opere è l’Albero della Vita
Camaiore e il suo Centro Storico si apprestano a vivere una notte magica, attesa tutto l’anno. Tra sabato 10 e domenica 11 giugno la tradizione, l’arte e la cultura tornano a incantare le vie della Città con i Tappeti di Segatura, in occasione della Solennità del Corpus Domini.
Saranno ben 17 le creazioni di segatura colorata a cui i Maestri Tappetari lavoreranno a partire dalle 18 di sabato pomeriggio e poi per tutta la notte, con le creazioni destinate ad essere concluse e ammirabili nella loro completezza soltanto ai primi albori del mattino, ma solo per poche ore, prima che vengano distrutti dal passaggio della processione di fedeli. Da qui l’incredibile valore dell’effimero: è l’affascinante spettacolo di ciò che nasce e muore nel giro di poche ore, permettendo di essere vissuto soltanto in un unico ed irripetibile appuntamento. La segatura, materiale di scarto per eccellenza, a Camaiore prende nuova vita e rinasce come protagonista indiscussa di meraviglie artistiche: un ruolo che però riveste per una sola notte, per poi svanire, come d’incanto, la mattina successiva.
Ad ornare e gettare le vie del Centro in un’atmosfera magica e incantata saranno (in ordine di posizionamento) i gruppi Porta Nuova, Gruppo Archeologico, Greenaway, Sunset, FuoriPorta Lombricese, La Torre, Sesto Lucchese, Amici Tradizioni Popolari, La Badia, Palinsesto, Giovani Palinsesto, Arte di Domani, Scout Agesci Camaiore 1, Amici della Pistelli, Istituto Comprensivo Camaiore 1, Giovanissimi di Sesto Lucchese e C.RE.A.. Il lavoro di questi gruppi, però, non si limita al solo grande show finale della notte del Corpus Domini. Dietro ci sono mesi e mesi di preparazione: partendo dalla scelta del soggetto, ispirato a temi religiosi e sociali, si realizzano gli stampi con pannelli di compensato traforati e si prepara con cura il materiale, con la colorazione della segatura con aniline disciolte in acqua al fine di riprodurre un’amplissima gamma di sfumature cromatiche e tonalità diverse. I Tappeti camaioresi, negli anni, sono arrivati riprodurre immagini sempre più complesse, nelle quali i disegni e motivi schematici lasciano spazio a rappresentazioni complesse e sempre più realistiche, con un’evidente ricerca del chiaroscuro e della plasticità.
Una secolare tradizione divenuta popolare a tutti gli effetti e che affonda le radici nel passato della comunità: già nell’Ottocento era in voga l’usanza di addobbare le strade della città con tappeti di fiori in occasione della solennità cristiana. A partire dagli anni ´30 fa la sua comparsa la “pula”, la segatura colorata, che sostituisce progressivamente i fiori. Da lì una storia meravigliosa e in continua evoluzione: dai Tappeti più amati e rimasti nella memoria comune a quelli più criticati e contestati, dalle rivalità tra gruppi alle sfide di colore, dalle polemiche più aspre alle innovazioni dei grandi Maestri, che negli anni hanno rivoluzionato, nei colori, nella forma e nel messaggio, la concezione di Tappeto.
Un evento che, però, conserva lo spirito religioso da cui nasce. Anche quest’anno, infatti, il Priore di Camaiore don Silvio Righi ha avuto il compito di individuare il tema a cui tutti i lavori dei Tappetari dovranno ispirarsi. La scelta è ricaduta sull’Albero della Vita, la pianta che Dio, nella Genesi, pone nel centro dell’Eden. Si tratta di un ricorrente tema architettonico in colonne e capitelli, ma anche cristianamente simbolo di vita, salvezza e resurrezione: si uniscono, quindi, elemento decorativo e significato teologico, creando un profondo spunto di riflessione per le opere dei Tappetari.
L’evento, come ogni anno, è organizzato dal Comune di Camaiore e dall’Associazione Tappeti di Segatura di Camaiore, che riunisce tutti i Maestri Tappetari della Città.
Dott. Diego Venturini – Ufficio Stampa