Si acuisce lo scontro sulla legittimità dei piani estrattivi presentati dall’Henraux spa per le cave delle Cervaiole, in esame ormai da più di due anni presso la Regione Toscana.
Un nutrito gruppo di 15 Organizzazioni ambientaliste e civiche, in costante crescita dalle iniziali quattro hanno deciso di inviare all’Ufficio Cave del Comune di Seravezza, al Funzionario Regionale Responsabile del procedimento autorizzativo e al Presidente della Regione Toscana tre diffide formali per invitarli ad adottare atti di propria competenza che, a dire degli ambientalisti, sono stati fino ad ora disattesi.
Per le Organizzazioni non è più rinviabile l’attivazione di un processo che coinvolgerà anche la Procura della Repubblica e non escludono che in seguito la vicenda approdi ad atti legali.
“Nel corso del procedimento abbiamo formulato numerose osservazioni, segnalazioni e obiezioni” afferma il portavoce delle 15 organizzazioni ”non solo per quanto riguarda il rispetto delle norme di tutela ambientale, disattese nei piani che l’azienda infatti ha dovuto cambiare più volte, ma soprattutto pretendiamo imparzialità nell’operato della pubblica amministrazione che, altrimenti, qualora risultasse sbilanciato a favore dell’impresa privata, andrebbe a ledere i diritti dei cittadini.
La natura del contendere è tutta racchiusa in quella che le 15 organizzazioni definiscono “l’assenza dei titoli abilitativi”: l’Henraux spa avrebbe dovuto dimostrare di essere proprietaria o quantomeno di avere la disponibilità giuridica dei terreni interessati all’attività di cava, e pare che ciò non sia avvenuto.
“Secondo noi” proseguono gli ambientalisti “l’autodichiarazione rilasciata da Henraux è priva di qualsiasi valore legale in quanto non formulata a termini di legge, e non comprendiamo il motivo per cui, nonostante le reiterate nostre richieste, non siano stati fatto dagli enti preposti le opportune e preventive verifiche legali”.
Ricordiamo che pende ancora la sentenza, della quale non è in discussione la sostanza, ma solo l’esecutività in conseguenza dell’appello presentato dall’azienda, che definisce Henraux “occupante senza titolo alcuno” di ben 7.000.000 di mq di terreni ricadenti sui bacini marmiferi delle Alpi Apuane Versiliesi da restituire al demanio civico.
Le prime due diffide riguardano i funzionari in questione affinché prendano atto che, per l‘assenza di quel titolo, il procedimento autorizzativo va concluso non concedendo l’ autorizzazione a scavare.
Attività che l’azienda sta svolgendo grazie a proroghe concesse dal Comune e anch’esse contestate dagli ambientalisti.
“Ci lascia perplessi questo inspiegabile atteggiamento degli enti preposti alla tutela del bene pubblico che pare teso a favorire il tentativo del Sindaco di Seravezza Alessandrini di definire un accordo con l’azienda di Querceta per chiudere il contenzioso, fondato sulla rinuncia dei terreni da parte del Comune a beneficio del privato in cambio essenzialmente di un pagamento.”
Questa ipotesi è giudicata “irricevibile” da più parti con lo slogan “l’Altissimo non è in vendita”.
La terza diffida è stata inoltrata al Presidente della Regione Giani e riguarda la mancata nomina di un commissario regionale con il compito di approvare lo Statuto dell’Asbuc della Montagna che il Consiglio Comunale non ha mai adottato nonostante le sollecitazioni della Regione. E senza il quale a decidere sull’accordo con l’azienda resterebbe il Sindaco e la maggioranza che governa il Comune.
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Di seguito, vengono riportati gli oggetti delle tre diffide:
“Diffida formale per lo svolgimento dell’indagine ricadente nella competenza del vostro ufficio circa l’effettivo valore giuridico della dichiarazione di disponibilità dei terreni interessati dal Piano di coltivazione della cava Cervaiole in effettiva conformità all’articolo 16 della legge regionale 35/2015 allegato al procedimento in oggetto è rilasciata dal richiedente Henraux Spa al fine di dimostrare i propri titoli abilitativi in qualità di proponente della richiesta di autorizzazione del Piano di coltivazione della cava Cervaiole, sita in località Monte Altissimo nel comune di Seravezza (LU), Proponente Henraux SpA”.
“Invito a provvedere e diffida formale per la nomina di Commissario ad actum nel comune di Seravezza ai sensi dalla legge regionale numero 53/31. 10. 2001 finalizzata all’approvazione dello statuto Asbuc del territorio montano del comune di Seravezza”.
“Diffida formale per archiviazione del procedimento in ragione dell’assenza da parte del richiedente del titolo abilitativo relativo alla disponibilità giuridica dei terreni ex articolo 16 legge regionale 35/2015”.
A cura di Rosario Brillante