Camaiore come ogni anno festeggia l’Anniversario della Liberazione. Tante le iniziative in programma per celebrare questa 78esima ricorrenza, che si snoderanno per ben tre giorni.
Si parte lunedì 24 aprile con l’inaugurazione della mostra delle scuole con gli elaborati studenti, accompagnata dall’esibizione del Coro Versilia e della Filarmonica G. Puccini. Alle 22.00, poi, la grande fiaccolata partita da Sant’Anna di Stazzema arriverà a Marignana, con la tradizionale accensione del grosso braciere e a seguire lo spettacolo pirotecnico. Le fiaccole e le magliette verranno distribuite gratuitamente a Sant’Anna di Stazzema e a Marignana di Camaiore.
Il programma continua martedì 25 aprile, Festa della Liberazione, con il corteo che attraverserà il paese per la messa delle 9.30. A seguire deposizione di una corona di alloro al monumento ai Caduti ed esibizione della Filarmonica Versilia. Alle ore 11.30 premiazioni dei concorsi delle scuole. Nel pomeriggio, alle ore 15.00, si terrà infine il Campionato regionale individuale e di società di corsa in montagna, con premiazioni alle 18.30
Inoltre l’Amministrazione Comunale organizza, per giovedì 27 aprile, alle ore 21.00, presso il Teatro dell’Olivo, lo spettacolo teatrale “Un Gramsci mai visto: vita e morte di un rivoluzionario” a cura del Prof. Angelo D’Orsi, con musiche e canti della tradizione popolare interpretati da La Serpe D’oro.
Successivamente, dal 3 al 10 maggio, presso l’Impluvio di Palazzo Tori, si terrà la mostra in ricordo di Gino Donè Paro, partigiano in Italia e rivoluzionario a Cuba. La mostra è organizzata in collaborazione con ANPI Provinciale e Associazione Italia – Cuba.
“Il 25 aprile a Camaiore equivale al sorridente borgo di Marignana, baluardo eroico di resistenza antinazista – commenta il Presidente del Consiglio Comunale Andrea Boccardo -. Il valore immarcescibile del ricordo detta l’agenda del futuro dell’umanità, nel tentativo di cercare incessantemente la pace, la giustizia e il benessere dove non c’è. Quest’anno ricorderemo le mai dimenticate figure del professor Claudio Marchetti e del compianto Enrico Marchetti: il primo appassionato insegnante, il secondo emblema vivente di ricerca di una società più egualitaria e solidale”.
Dott. Diego Venturini – Ufficio Stampa
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