Nella commissione bilancio di lunedì scorso abbiamo appreso che per il terzo anno consecutivo la quota di oneri di urbanizzazione secondari destinati ai contributi a enti religiosi o associazioni centri civici, pari a 25.000 euro – saranno destinati per intero alla chiesa. Abbiamo anche ravvisato un certo imbarazzo dai banchi dalla maggioranza, segno che forse qualcuno in giunta avrebbe voluto fare diversamente.
Il punto è che il buonsenso, la logica e anche il regolamento comunale apposito vorrebbero che prima si aprisse il bando alle realtà che secondo la normativa hanno diritto di richiedere sostegno, e che poi, in base ai parametri, vengano destinati i fondi comunali. E invece anche quest’anno il bando verrà fatto dopo il Consiglio comunale che approverà la delibera secondo cui questi soldi pubblici saranno “solo per le Chiese ed altri edifici per servizi religiosi”.
Il bando di conseguenza escluderà tutte quelle realtà associative e culturali che sul territorio creano un tessuto civico e sociale fondamentale e che magari si trovano nella necessità di dover ristrutturare locali o fare comunque investimenti importanti di cui beneficia tutta la città.
Per questo chiediamo che il bando sia aperto a tutti gli aventi diritto: con ciò non vogliamo affatto puntare il dito contro la Chiesa, bensì contro l’Amministrazione che invece di investire il Consiglio delle necessità di cui è a conoscenza derubrica tutto a una sterile delibera senza spiegazioni complessive; in altri termini se c’è una priorità acclamata che investe una Chiesa cittadina avrebbe dovuto farne partecipe tutta la comunità e lavorare in modo chiaro e condiviso.
di Irene Tarabella
Insegno greco latino e italiano al liceo classico Carducci ma sono precaria
Sono consigliera PD di Pietrasanta e consigliera provinciale e a Lucca
Sono nata a Pietrasanta il 24/3/92 dove risiedo.