Camaiore si dota di un regolamento per la disciplina degli abbruciamenti vegetali. Il 30 Gennaio scorso il Consiglio Comunale ha approvato il nuovo documento atto a normare la pratica dell’abbruciamento e permettere quindi una maggiore tutela tanto dell’ambiente quanto della salute della cittadinanza.
Gli abbruciamenti sono vietati nei terreni sotto i 200 metri s.l.m.. In deroga a questo, però, sarà possibile bruciare residui vegetali se il terreno in questione è adibito a uliveto o frutteto (presenta, quindi, un minimo di 15 piante): basterà comunicare al Comune la volontà di procedere all’abbruciamento compilando l’apposito modulo scaricabile dal sito web del Comune. Nella comunicazione, dovrà essere specificato il periodo di svolgimento dell’attività, che non può superare i sette giorni.
Il modulo compilato dovrà essere consegnato a mano al Protocollo o inviato via mail a Polizia Municipale e Protezione Civile almeno tre giorni prima (escluso festivi e prefestivi) dell’inizio della pratica indicato. In caso di silenzio da parte degli Uffici preposti, la pratica si ritiene accolta.
È richiesta comunicazione anche per abbruciamenti in occasione di particolari eventi tradizionali o feste patronali (come le baldorie di San Giuseppe).
Indipendentemente dall’altitudine, l’abbruciamento è consentito soltanto nel luogo di produzione dei residui, preventivamente ripulito, e in assenza di vento. La zona potrà essere abbandonata solo dopo aver verificato lo spegnimento della brace, e le ceneri dovranno essere riusate come sostanza concimante o ammendante del terreno. La pratica, in qualsiasi caso, è ammessa solo nella fascia oraria 10.00 – 17.00 (periodo di ora solare) o 9.00 – 19.00 (periodo di ora legale).
In caso di abbruciamenti non preventivamente comunicati o effettuati in modo difforme dalle prescrizioni del regolamento sarà applicabile una sanzione amministrativa da 25 a 500 euro.
L’iniziativa ha lo scopo di limitare l’inquinamento dell’aria, dando la possibilità al Comune di differire le richieste ed evitare un
“Il nostro Comune si dota di un importante strumento di tutela della qualità dell’aria – dichiara il Consigliere Comunale Delegato Giorgio Silicani -. Come Presidente della Commissione Ambiente, mi sono fatto carico della richiesta di Legambiente su questo tema: siamo siamo riusciti a fare un grande passo avanti nella tutela della salute, senza tralasciare le esigenze della categoria degli agricoltori e dei conduttori di frutteti ed uliveti. Politicamente, sarebbe stato più facile ignorare il problema, ma con responsabilità ci siamo impegnati nel trovare una soluzione realistica e fondata”.
“Questo regolamento rappresenta un atto di responsabilità nel confronti della salute pubblica – spiega l’Assessore all’Ambiente Sara Pescaglini -. Gli abbruciamenti concorrono purtroppo all’inquinamento dell’aria: avevamo perciò il dovere di normarli e cercare di sensibilizzare a pratiche quotidiane maggiormente volte al benessere della comunità. Le alternative ci sono, come ad esempio conferire sfalci e potature al Centro di Raccolta del Verde al Molino Duccini, attivo sul territorio da diversi anni: a noi il dovere di promuoverle e incentivarle, cercando di limitare pratiche lesive e dannose dell’incolumità comune”.
Diego Venturini – Ufficio Stampa
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