Scaduta la concessione sulle spiagge libere di Piazza Principe Umberto e Piazza Lemmetti, il Comune di Camaiore riprende il controllo integrale sui due arenili.
Da anni, gran parte delle due spiagge libere di cui il Comune di Camaiore è il proprietario, veniva data in concessione agli stabilimenti balneari interessati. Oltre al pagamento del canone, in cambio gli stabilimenti concessionari hanno assicurato anche pulizia e sorveglianza sulla parte di spiaggia libera rimanente.
Se dal punto di vista economico e pratico può essere giudicato un buon accordo per il Comune, vista la riscossione del canone e il servizio di pulizia e sorveglianza garantiti sull’area di spiaggia libera, non si può dire lo stesso sul piano “sociale”.
Questa decisione ha significato una perdita di oltre il 50% delle già esigue spiagge libere di Lido di Camaiore, in un comune dove le spiagge libere rappresentano soltanto l’ 1.6% di tutta la spiaggia camaiorese.
In origine le spiagge libere del comune di Camaiore erano quattro. Oltre a quelle sopra citate, Piazza Lemmetti e Principe Umberto, anche le spiagge di Piazza Giacomo Matteotti e Piazza Castruccio Castracani erano libere. Oggi ospitano rispettivamente il Pontile e il Porto Spiaggia.
Dopo la costruzione del Pontile, infatti, le fasce a destra e a sinistra, che rappresentano gran parte dell’arenile, sono state date in concessione agli stabilimenti limitrofi. Il Porto Spiaggia invece, che gode anch’esso di una concessione pluriennale, insiste su buona parte dell’arenile di piazza e le fasce a lato rimanenti vengono di anno in anno date in concessione. Anche queste due aree tornano “a disposizione” del Comune, insieme alle due spiagge libere.
Rimangono quindi disponibili solo due spiagge. O quasi.
Ecco spiegato perché Camaiore sconta questa grave e storica carenza.
Situazione analoga si verifica nei comuni limitrofi della Versilia, che scontano storicamente una grave carenza di accessibilità gratuita alle loro spiagge.
Pietrasanta ha il 98.8% di spiagge demaniali in concessione a stabilimenti balneari, Forte dei Marmi il 93.7%, Montignoso 97%, Massa il 90% e Viareggio il 71.5%.
Viareggio pare essere il comune con maggiore spiaggia libera, ma bisogna considerare la presenza del Parco Migliarino San Rossore e la Spiaggia della Lecciona.
Quindi, tolta questa area, anche Viareggio come i comuni vicini presenta la quasi totalità di spiaggia a concessione.
In Toscana, a differenza di altre regioni italiane, non esiste nessuna norma che specifichi una percentuale minima di costa destinata alle spiagge libere o libere attrezzate.
Questa grave carenza negli anni ha destato non poche polemiche. Parte della cittadinanza e dei turisti che intendono usufruire liberamente della spiaggia, ritengono che non sia giusto destinare la maggior parte delle spiagge comunali a concessione.
L’amministrazione adesso dovrà compiere il prossimo passo, in ottica della stagione 2023, predisponendo il necessario per la pulizia e la sorveglianza per la balneazione e la fruizione in sicurezza.
Non serve aspettare il futuro per raggiungere la sostenibilità. E’ oggi il momento giusto.
Sono convinto che abbiamo già gli strumenti per affrontare gran parte delle sfide e che i pochi mancanti non debbano immobilizzarci di fronte alle difficoltà.
Mi occupo di politiche locali, ambiente e sviluppo economico sostenibile.
Dottore in ‘Scienze Economiche per l’Ambiente e la Cultura’ e in ‘Scienze Politiche delle Relazioni Internazionali’. Co-fondatore ed ex presidente dell’Associazione ambientalista Insieme si può per Camaiore.
Consigliere Comunale di Camaiore del gruppo Rinnovamenti, del quale sono co-fondatore.
Delega consiliare su tema Rifiuti Zero, Presidente della Commissione Ambiente.